Perché un neonato non dorme tutta la notte?
I neonati, nei primi mesi di vita, affrontano un processo importantissimo: quello di adattamento all’ambiente. Questa fase può essere alquanto faticosa, sia per il piccolo sia per i suoi genitori, in particolare se vi sono delle difficoltà legate al sonno.
Perché un neonato non dorme? O comunque, per quale ragione il neonato si sveglia spesso? Questa domanda tormenta moltissimi neopapà e neomamme, alle prese con il loro figlioletto che piange e non riesce a riposare bene.
Il sonno, in realtà, si inserisce tra i principali impulsi naturali – come il mangiare, o il bere. Di conseguenza, non è possibile affermare che un neonato non dorma mai. I bambini dormono in base a ciò che la fisiologia delle cellule nervose determina dentro di loro. Non si insegna a dormire, proprio come non si insegna a camminare o respirare.
I numerosi risvegli del neonato sono da considerarsi normali, anche noi adulti ci svegliamo di notte, ma molte volte diamo un’occhiata all’orologio, beviamo un bicchiere d’acqua, ci giriamo dall’altro lato e ci riaddormentiamo tranquillamente.
Per i bambini le cose vanno diversamente. La notte può essere un momento di incertezza e non di tranquillità e di riposo come per noi adulti. Per questo, molti di loro possono avere bisogno di rassicurazioni e dell’accudimento affettuoso di un adulto. Questo proprio per acquisire fiducia nella notte e imparare gradualmente a riaddormentarsi da soli, senza paura.
Fisiologia del sonno dei neonati e dei bambini
Per quanto riguarda i neonati i ritmi del sonno, ed i loro relativi cicli, sono differenti da quelli di un adulto. Cambia dunque la fisiologia del sonno. Per i neonati i cicli di sonno hanno una durata di 50/60 minuti, mentre per i bambini più grandicelli e adulti i cicli di sonno arrivano a circa 90 minuti. Alla nascita il sonno REM (Rapid eyes moviment) rappresenta circa il 50% del sonno del piccolo, intorno ai 2-3 anni diventa il 25% del totale per raggiungere poi come negli adulti circa il 20% intorno ai 6 anni.
Nei bambini la quantità di sonno REM è maggiore in quanto è funzionale allo sviluppo cerebrale e rafforza il sistema immunitario.
L’alternarsi dei diversi cicli di sonno porta i bimbi più piccoli ad avere dei micro risvegli tra un ciclo e l’altro e, proprio perchè i loro cicli sono più brevi, è normale che si sveglino con più frequenza rispetto a noi adulti.
Dunque è normale che i bambini, soprattutto se piccoli, si sveglino molto frequentemente! E’ per motivi sia fisiologici ma anche autoregolativi.
La natura in questo ci aiuta moltissimo e infatti, i bimbi allattati al seno, tendono ad autoregolarsi in base alle poppate (svegliandosi di conseguenza) e, soprattutto quelle notturne, sono importanti per mantenere attiva la produzione di latte materno.
Tuttavia, esistono molte variabili di tipo individuale, familiare e ambientale che determinano la quantità e la durata dei risvegli. Vediamone alcune.
La genetica
Eh già, la variabilità del sonno di un neonato è dovuta anche alla genetica. Infatti il cronotipo, ossia la preferenza di fascia oraria in cui si tende ad avere bisogno di dormire, si eredita dai propri genitori, di solito da uno di questi.
Ci sono i cosiddetti “gufi” che tendono ad addormentarsi tardi la sera e svegliarsi tardi la mattina, mentre le “allodole” si svegliano all’alba e si addormentano presto dopo cena. Poi, come per tanti altri parametri fisiologici, ognuno ha le sue particolari quantità di ore di sonno necessarie al proprio organismo.
Il temperamento
Questo è un altro fattore di variabilità che incide notevolmente sul sonno fin da piccoli: una dote presente già dalla nascita. Un neonato dal temperamento “facile” e “regolare” è il sogno di tutti i genitori, mentre uno “irregolare” o “difficilmente adattabile” metterà a dura prova la loro resistenza.
Sleep regression
Sono periodi che si verificano durante lo sviluppo del bambino, in alcuni mesi specifici in cui il bambino sembra fare qualche passo indietro rispetto ai ritmi di sonno che sembravano essersi stabilizzati. Può tornare a svegliarsi più spesso durante la notte ed essere particolarmente esigente e bisognoso di contatto anche durante il giorno. Avendo molta pazienza, garantendogli contatto e rassicurazioni, la fase passerà e il nuovo apprendimento verrà integrato.
Il neonato dorme poco? Potrebbe trattarsi di ansia da separazione!
È una fase dello sviluppo dei bambini che si verifica intorno agli 8/9 mesi di vita fino all’età di 3 anni circa. In questo particolare periodo il bambino esprime forte disagio quando le persone a lui care si allontanano. Poichè il legame di attaccamento tende a mantenere la vicinanza con le figure di riferimento, è evidente che il bambino desideri stare insieme anche di notte a coloro che ama e che si prendono cura di lui.
Questa fase ha ripercussioni anche durante la notte, ed è possibile che anche bambini che non avevano difficoltà ad abbandonarsi al sonno manifestino più richieste di rassicurazione e presenza rispetto agli adulti di cui si fidano.
Neonato che non dorme a causa di un ambiente non adeguato
Ad esempio la temperatura della stanza troppo alta o troppo bassa. Ricorda che la temperatura della stanza in cui dorme dovrebbe essere compresa tra i 18° e i 20° C.
C’è un eccesso di rumori oppure la camera da letto è eccessivamente buia. È facile che un neonato sia turbato da elementi di questo tipo.
Sonno e salute nei neonati
Capita, inoltre, che i bambini che non dormono siano affetti da una condizione che dà loro fastidio: ad esempio un mal di pancia, la tosse, il raffreddore. Tali disturbi sono molto frequenti nei bimbi appena nati, e determinano quella che viene chiamata dagli esperti “insonnia secondaria”.
Più avanti con l’età, a partire dal 5° mese circa, il piccolo inizia a mettere i primi denti. Anche questo potrebbe compromettere la qualità del suo sonno.
Sonno e alimentazione
Il latte materno favorisce il sonno del neonato grazie alle sue componenti. Uno studio recente ha dimostrato come il latte materno aiuta il bambino a prendere sonno. Analizzando la composizione del latte nel corso della giornata, è stato scoperto che questa varia significativamente nell’arco delle ventiquattro ore. In particolare, le endorfine e i nucleotidi, importanti regolatori del sonno dei bambini, sono più abbondanti durante la notte.
Quando arriva il momento di associare cibi complementari invece, una prassi negativa per indurre il sonno è rimpinzare il bambino perché non si svegli in anticipo per fame con una cena ipernutriente, oppure al primo risveglio notturno offrire un biberon di latte e biscotti. In realtà tutto ciò può solo ostacolare il sonno e rendere la digestione lenta e difficoltosa.
Vi sono anche dei cibi che contrastano un buon sonno, come quelli ricchi di zuccheri, coloranti o additivi artificiali.
Perché il neonato non dorme: ulteriori spiegazioni
Altre cause per cui un bambino piccolo potrebbe svegliarsi nel corso della notte sono:
- Inserimento al nido o scuola dell’infanzia
- Nascita di un fratellino o sorellina: gli equilibri cambiano e lui può risentirne
- Ritorno al lavoro della mamma: dopo molti mesi passati insieme, si sveglia di notte per essere rassicurato della sua presenza
- Tensioni intorno al bambino o in sua presenza: litigi o discussioni in famiglia
- Apparecchi elettronici ad alto volume: tv, telefoni, musica.
Se vuoi saperne di più contattami subito per una consulenza online!
Potrebbe anche interessarti “Consigli neonato: ecco quello che è utile sapere nel post parto!”
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!